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I cereali: le differenze tra quelli integrali e quelli raffinati e le innumerevoli proprietà benefiche di quelli integrali
Sugli scaffali dei supermercati possiamo trovare, sempre più spesso, i cereali “integrali”: riso, avena, farro, orzo, kamut, grano saraceno…ma anche pasta prodotta con farine integrali.
C’è chi ritiene che l’aumento della presenza di questi prodotti nei negozi sia la conseguenza di mode passeggere, chi pensa siano destinati solo a chi segue diete particolari: non tutti sanno invece che il consumo di cereali integrali è importantissimo per il nostro organismo.
Ma quali sono le differenze tra i cereali integrali e quelli raffinati?
Ogni chicco di cereale è composto da tre parti: la crusca, il germe e l’endosperma.
Nel cereale raffinato (e nei prodotti derivati come ad esempio la farina 00), vengono eliminati la crusca e il germe del chicco. Si tiene solo l’endosperma, la parte più ricca in carboidrati (amidi) di tutto il seme.
Nella crusca troviamo non solo le fibre ma anche ferro, rame, magnesio, fitonutrienti, zinco e vitamine del gruppo B e antiossidanti.
Nel germe abbiamo moltissime vitamine del gruppo B, la vitamina E, antiossidanti, fitonutrienti e grassi insaturi.
Nell’endosperma infine troviamo carboidrati (amidi), proteine e sali minerali.
Nel processo di raffinazione si perdono quindi la maggior parte delle fibre, vengono eliminati gli acidi grassi, si perdono le vitamine del gruppo B, e anche il 25% circa delle proteine.
E’ quindi il chicco “completo” che offre dal punto di vista nutrizionale importantissimi elementi.
Il riso raffinato viene sottoposto a brillatura con glucosio e talco, potenzialmente tossico per il nostro organismo.
E’ importante anche far presente però che, dal momento che il chicco integrale mantiene il suo “guscio” esterno, è preferibile consumare cereali integrali biologici di qualità.
Quali sono le principali proprietà benefiche?
I cereali integrali sono nostri alleati per quanto riguarda il raggiungimento e il mantenimento del peso forma: danno un senso di sazietà più elevato e prolungano i tempi di svuotamento gastrico in modo tale da ritardare il ritorno della sensazione di fame.
Numerosissimi sono i disturbi che possono trarre beneficio (o essere addirittura prevenuti) dal consumo di cereali integrali: problemi di colesterolo (aiutano a diminuire il colesterolo “cattivo”), disturbi cardiaci, diabete (regolano i livelli della glicemia), problemi gastrointestinali (favoriscono la regolarità intestinale riducendo il rischio di diverticolite e diverticolosi).
I cereali integrali devono necessariamente fare parte di una dieta sana ed equilibrata e vanno consumati quotidianamente.
Ecco una ricetta con il riso integrale: risotto ai carciofi con pomodori secchi, olive piccanti e zafferano. Cliccate sulla fotografia per entrare nella ricetta completa.
Grazie a VeroVegan per la collaborazione.

Chi sono

Dott.ssa Sonia Miatto
Laureata in Scienze della Nutrizione Umana ed in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche con 110 e lode all’Università La Sapienza di Roma, Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana all’università delle Marche con il punteggio di 110/110…
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